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Scuola: metà dei prof di sostegno sono precari, 1 su 5 senza specializzazione

Scuola: metà dei prof di sostegno sono precari, 1 su 5 senza specializzazione

Analisi Tuttoscuola. Sale il numero degli alunni disabili, sono 300mila

25 settembre 2023, 13:31

Redazione ANSA

ANSACheck
Scuola: metà dei prof di sostegno sono precari, 1 su 5 senza specializzazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scuola: metà dei prof di sostegno sono precari, 1 su 5 senza specializzazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cala il numero degli alunni, ma non di quelli con disabilità che invece sale. Per effetto della denatalità, il numero totale di studenti scende di ulteriori 91 mila unità rispetto all'anno scorso, mentre quello di alunni con disabilità si incrementa di oltre 21mila unità raggiungendo le 311.201 unità. Secondo uno studio elaborato dalla rivista specializzata Tuttoscuola, l'incidenza media di alunni con disabilità sul totale passa dal 3,6% dell'anno scolastico 2020-21 al 4,3% del 2023-24. Il rapporto tra alunni con disabilità e totale alunni quattro anni fa era di un alunno con disabilità ogni 28 e quest'anno è sceso a uno ogni 23.

Ma il vero problema connesso all'aumento inatteso degli alunni con disabilità che ha raggiunto le 311.201 unità riguarda il conseguente aumento dei docenti di sostegno (compresi quelli cosiddetti "in deroga") che al 05/09/2023 l'Ufficio di statistica del MIM ha provvisoriamente quantificato in 194.481, in via di aggiornamento da parte degli Uffici periferici.

Infatti, come avvenuto negli scorsi anni, a organico definito il numero di docenti di sostegno registrerà un prevedibile incremento ulteriore di circa 13-15 mila unità, portando ad oltre 207mila (almeno 207.481) il numero dei docenti di sostegno nell'anno scolastico 2023-24. Si tratta di un piccolo esercito senza divisa e armato soltanto di specializzazione o, in mancanza, di buona volontà, che nella sua dimensione complessiva - ci sia consentita la comparazione - è in quantità maggiore dei 207.281 agenti armati (108.663 carabinieri e 98.618 poliziotti).

Un esercito precario: secondo i dati provvisori forniti dal ministero dell'Istruzione, quei 194.481 posti di sostegno sono così ripartiti: 126.170 (inclusi i posti di potenziamento) in organico di diritto e 68.311 in deroga (attivi fino al 30 giugno). I 13mila posti (e più) che andranno ad aggiungersi a situazione definitivamente assestata porteranno il numero di quelli in deroga ad oltre 81mila unità.

Gli 81 mila in deroga vanno riservati per legge a docenti con contratto a tempo determinato. Per gli altri 126.170 Tuttoscuola stima che, in base all'andamento degli scorsi anni, almeno 20-22 mila saranno coperti da supplenti annuali con contratto a tempo determinato. Si può ritenere, quindi, che circa la metà dei docenti di sostegno, che quest'anno avranno cura di quegli oltre 311mila alunni con disabilità, saranno precari, tra cui una buona parte nemmeno specializzata (i sindacati parlano di almeno un 20% privi di titolo).

Di conseguenza la girandola di docenti sostegno ai quali saranno sottoposti gli alunni con disabilità si ripeterà anche quest'anno. Tra l'altro, proprio il diploma di specializzazione costituisce un'altra criticità del settore, in quanto, oltre al problema irrisolto della discutibile qualità del titolo conseguito all'estero, i corsi di TFA per conseguirlo vengono organizzati prevalentemente da università del centro-sud, creando uno squilibrio territoriale di docenti specializzati con conseguente carenza di personale al nord. 

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