(ANSA) - BARI, 09 MAG - Pochi click per trasferire i dati
sullo stato di salute dei pazienti dalla cartella clinica alle
banche dati dei principali laboratori di ricerca. È questa la
sfida di Argo (Automatic Record Generator for Onco-hematology),
un generatore automatico di record elettronici in
onco-ematologia, sviluppato e già in uso nel laboratorio di
ematologia dell'Istituto tumori "Giovanni Paolo II" di Bari.
Nato da un'idea dell'ingegnere Gian Maria Zaccaria e del
dottor Sabino Ciavarella del laboratorio di Ematologia
dell'istituto oncologico barese, realizzato in collaborazione
con il Politecnico di Bari, nell'ambito di una sperimentazione
clinica no-profit, Argo nasce dalla necessità di facilitare il
processo di registrazione, accesso e utilizzo dei dati relativi
allo stato di salute dei pazienti. Questi dati, raccolti spesso
in modo frammentato e disomogeneo sui registri medici, sono
indispensabili non solo per il singolo paziente e per il suo
percorso di cura ma anche per la ricerca: i dati biologici e
clinici, raccolti su vasta scala, sono necessari per conoscere
meglio la malattia, fare diagnosi e definire la prognosi delle
malattie.
Per poter usare i real world data, però, è necessario
registrarli, renderli facilmente accessibili, validarli,
standardizzarli. Di qui, la proposta dei ricercatori
dell'Istituto Tumori: Argo converte automaticamente i dati
clinici e biologici non strutturati in schede elettroniche di
raccolta di dati. "Dal laboratorio al letto del paziente e dal
letto del paziente al laboratorio", commenta il direttore
generale Alessandro Delle Donne. (ANSA).
A Bari l'app che trascrive le cartelle cliniche per ricerca
All'Istituto tumori "Giovanni Paolo II" del capoluogo pugliese
