Due autoambulanze saranno donate ad
enti sanitari dell'Ucraina dall'Irccs (Istituto di ricovero e
cura a carattere scientifico) Casa Sollievo della Sofferenza di
San Giovanni Rotondo (Foggia). Gli automezzi sono stati caricati
nei giorni scorsi su un camion diretto in Romania, al confine
con l'Ucraina.
Le autoambulanze, "due Fiat Ducato 3.000 di cilindrata
attrezzate per trasporto e soccorso - è specificato in un
comunicato - sono state rifornite di materiale sanitario monouso
come guanti, camici, mascherine, materiale per diabetici e,
soprattutto, dispositivi chirurgici. La consegna agli enti
sanitari dell'Ucraina avverrà con il coinvolgimento della
Fondazione Somaschi onlus, l'ente no profit della Congregazione
dei Padri Somaschi che ha una sede a Baia Mare, in Romania, a
cento chilometri dal confine con l'Ucraina occidentale,
nell'Oblast della Transcarpazia.
"Con l'aiuto dei Padri Somaschi in Romania - ha spiegato
padre Franco Moscone, già superiore dei padri Somaschi e
attualmente presidente dell'Irccs Casa Sollievo della Sofferenza
- stiamo cercando di portare sollievo agli ucraini in questa
guerra di aggressione. È una donazione che rappresenta uno
strumento di pace e di solidarietà. La pace non è un semplice
termine da sventolare - ha continuato - ma deve essere costruita
con l'azione, sporcandosi le mani, rischiando persino di
compromettersi o di rischiare la vita, come fanno tutti i giorni
i volontari della Fondazione Somaschi dall'inizio dell'invasione
russa"
E Michele Giuliani, direttore generale dell'Irrcs Casa
Sollievo della Sofferenza, ha evidenziato che "ci è stato
chiesto di inviare tanto materiale sanitario monouso,
dispositivi per diabetici e materiale chirurgico per poter
eseguire interventi di urgenza, placche e viti di ortopedia per
stabilizzare fratture e garze laparotomiche per il tamponamento
emorragico. Anche grazie all'aiuto dei nostri partner siamo
riusciti a raccogliere molto materiale che speriamo possa in
qualche modo essere d'aiuto agli operatori sanitari
dell'Ucraina. Come abbiamo già comunicato in passato agli enti
preposti, Casa Sollievo resta disponibile ad accogliere profughi
che necessitano di assistenza sanitaria specialistica. Abbiamo
già accolto una donna in fuga da Kiev che ha partorito in
Ospedale e attualmente ci stiamo prendendo cura di un giovane
fuggito da Leopoli e affetto da una grave malattia neurologica.
Restiamo tutt'ora disponibili - ha concluso Giuliani - a
prenderci cura dei piccoli in fuga dagli ospedali pediatrici
colpiti dai bombardamenti".
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