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In collaborazione con CGIL Puglia
I dati sul lavoro illustrati dal
governo "sono statistici, illustrano una crescita precaria,
povera e di bassissima qualità che sta impoverendo il Paese". Lo
ha detto la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci,
a margine dell'incontro 'Il lavoro merita verità', organizzato
oggi a Bari. "I dati - ha proseguito Bucci - dimostrano che
molte persone per poter vivere dignitosamente hanno bisogno di
attivare almeno due contratti, questo significa che il salario
non consente loro di vivere dignitosamente".
Secondo Bucci "i dati vanno illustrati per quello che sono,
non hanno bisogno di demagogia. Alla vigilia del referendum sul
lavoro e sulla cittadinanza vogliamo impegnarci in una grande
operazione verità in questo Paese, che dovrà coinvolgere i
cittadini". Dai dati evidenziati dal sindacato emerge che il 14
per cento dei lavori cessati ha avuto una durata da uno a tre
giorni. "E' evidente - ha proseguito Bucci - che così non si
possa avere una vita. Inoltre il confronto fra trimestri
evidenzia che il numero dei contratti cessati è maggiore
rispetto a quello dei contratti attivati. Siamo di fronte a una
regressione".
Sono diverse le proposte che la Cgil intende fare alla
Regione Puglia: "Occorre chiedere il blocco dei licenziamenti -
ha concluso Bucci - e orientare gli investimenti regionali verso
la parte alta della catena di produzione, quindi nei settori
industriali. Inoltre bisogna avviare una riforma delle politiche
attive che riveda il binomio ammortizzatori sociali e
formazioni, quindi le funzioni di Arpal. Infine occorre
ragionare su un protocollo che riguardi la catena di appalti e
subappalti per mettere in sicurezza il lavoro".
In collaborazione con CGIL Puglia
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