"In Puglia sono stati rilasciati
ulteriori 14 milioni di metri cubi d'acqua dagli invasi foggiani
in una settimana, ma ne restano solo 80,66 e la diga di Occhito
si avvia ad esaurire entro un paio di settimane la poca acqua
ancora realmente utilizzabile all'interno del bacino, per cui è
stato di allerta grave per campi e stalle". A lanciare
l'allarme-siccità è Coldiretti Puglia, che torna a chiedere lo
stato di emergenza e la dichiarazione di stato di calamità, con
gli invasi artificiali del foggiano che "segnano rispettivamente
Occhito 68,25 milioni di metri cubi d'acqua, Capaccio 2,46,
Osento 1,2 e Capacciotti 8,75 milioni, secondo i dati
dell'Osservatorio sulle risorse idriche di Anbi".
A rischio, denuncia l'associazione, la campagna del pomodoro,
appena avviata, "con il prodotto in campo che ha bisogno di
acqua per arrivare al termine del ciclo produttivo", ma sono "a
repentaglio anche i trapianti delle colture autunno, ortaggi e
verdura che vengono messe a dimora ad agosto per raccoglierli in
inverno, perché senza acqua gli agricoltori non sono in
condizione di avviare l'attività". In Salento "la situazione è
emergenziale da mesi".
"Abbiamo richiesto lo stato di emergenza - commenta Alfonso
Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia - e la dichiarazione di
calamità naturale per la siccità, con i quantitativi di acqua
più che dimezzati rispetto allo scorso anno. Ma si deve andare
anche oltre l'emergenza, perché a causa delle reti colabrodo va
perso un litro di acqua su due".
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