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La prefettura di Barletta ospita una mostra sui tesori di Canosa

La prefettura di Barletta ospita una mostra sui tesori di Canosa

Frammenti del passato, fino al prossimo 12 giugno

BARLETTA, 03 giugno 2023, 14:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sarà visitabile fino al prossimo 12 giugno la mostra allestita in prefettura a Barletta, intitolata Frammenti del passato: il tesoro di Canosa, inserita nel calendario di appuntamenti previsti per festeggiare i 30 anni della fondazione archeologica canosina (Fac). In esposizione ci sono 23 vasi di provenienza funeraria databili tra il IV e il III secolo avanti cristo, e conservati nel museo civico archeologico di palazzo Iliceto di Canosa.
    I reperti provengono da tombe aristocratiche, ricche di corredi appartenenti ai principi dauni che guidarono Canosa facendola diventare nel 318 a.c. alleata di Roma tanto che accolse i Romani anche dopo la disfatta nella vicina Canne nel 216 a.c. ad opera di Annibale.
    I vasi sono stati selezionati dalla Soprintendenza "per il valore rappresentativo della straordinaria produzione ceramica di età ellenistica rinvenuta a Canosa di Puglia, oltre che per la qualità e l'indiscusso pregio che questi reperti evocano".
    Oltre alle ceramiche a decorazione policroma e plastica sono esposte ceramiche listate, considerate l'evoluzione della ceramica sub geometrica daunia, dorate e a figure rosse apula che confermano gli stretti rapporti con la civiltà magno greca.
    Non mancano le ceramiche di Gnathia, che testimoniano la varietà e originalità del repertorio decorativo della produzione degli artigiani canosini.
    "Celebriamo trent'anni di impegno e dedizione orientati alla tutela della memoria del territorio", dichiara Sergio Fontana, presidente della Fac. "L'iniziativa consente di mostrare una piccola selezione dei tesori del patrimonio archeologico canosino e testimonia il lavoro sinergico avviato da mesi con la fondazione e gli enti territoriali con i quali sono ormai in corso numerose attività di tutela e valorizzazione", aggiunge la soprintendente Anita Guarnieri.
   

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