"Alla base del mio impegno con
l'Orchestra Cherubini non è solo volere aiutare questi giovani
diplomati a trovare un lavoro, ma soprattutto contribuire a
creare cultura". Lo ha sottolineato ancora una volta il maestro
Riccardo Muti che il 23 luglio ha diretto, nel Teatro
Petruzzelli, la giovane orchestra nel primo dei due concerti in
programma. Sono stati eseguiti la sinfonia che Bizet dedicò a
Roma, la sinfonia 'Il lavoro incantato' di Ljadov e i Preludi di
Liszt. Il bis è stato un brano dalla 'Fedora' di Giordano come
omaggio alla Puglia.
Muti si è detto rammaricato perché le regioni meridionali
d'Italia hanno meno "orchestre, conservatori e teatri" che
contribuiscono a diffondere la cultura "unico antidoto alla
violenza, ai dissidi alle guerre". Ed ha aggiunto il suo augurio
"per una migliore conoscenza della musica italiana (all'estero
siamo conosciuti non per Puccini, Verdi, ma per 'Vincerò')" e
che, attraverso la cultura, "i giovani possano diventare una
classe politica migliore".
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