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Vittime mafia: Bari ricorda Michele Fazio a 21 anni morte

Vittime mafia: Bari ricorda Michele Fazio a 21 anni morte

Decaro, 'la città da allora ha alzato la testa contro criminali'

BARI, 12 luglio 2022, 19:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Quella odierna è molto più di una commemorazione o un rito. Per noi tutti è un appuntamento con la storia stessa di questa città, la nostra storia, che da allora ha intrapreso un percorso diverso, nuovo, collettivo". Lo ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro in occasione del ventunesimo anniversario della morte di Michele Fazio, giovane vittima innocente di mafia, ucciso per errore la sera del 12 luglio 2001 durante un agguato mentre tornava a casa, a Bari Vecchia. Alla commemorazione hanno partecipato i genitori di Michele, Lella e Pinuccio Fazio. "Da quel giorno la tragedia di Michele Fazio - ha continuato il sindaco - è diventata la nostra storia, quella di una città più consapevole, unita e decisa ad alzare una volta per tutte la testa e a non girarsi più dall'altra parte. Possiamo dire che qualcosa è cambiato e sta cambiando, anche se il percorso è ancora lungo. La storia di Michele - ha concluso Decaro - ha segnato l'inizio di questo cambiamento, generando uno scatto d'orgoglio vero, autentico.
    Noi ora siamo responsabili di trasformare questo scatto in una maratona. Lo dobbiamo a lui, alle tante vittime innocenti di mafia, come Gaetano Marchitelli e Giuseppe Mizzi, e a tutti coloro che rischiano di fare una scelta sbagliata".
    Erano presenti rappresentanti delle forze dell'ordine, la prefetta Antonella Bellomo, i famigliari delle vittime innocenti di mafia di Bari e il presidio locale di Libera. "Da più parti ci sono segnali che la percezione della mafia sta calando. Il nostro impegno è a non abbassare la guardia e restare vigili" ha detto don Angelo Cassano di Libera Puglia. La prefetta Bellomo ha preso "l'impegno, a nome di tutto l'apparato dello Stato, a incidere perché ai nostri giovani vengano offerte opportunità per cambiare il loro destino e rifiutare i percorsi facili che criminalità organizzata spesso propone".
   

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