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Migranti: Cgil, braccianti pagano Comune per baracche

Migranti: Cgil, braccianti pagano Comune per baracche

'Vivono in foresteria nel Barese che somiglia a campo profughi'

BARI, 04 giugno 2022, 12:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Centinaia di braccianti migranti stagionali impegnati nella raccolta delle ciliegie a Turi, nel Barese, sono ospitati in una struttura "definita una 'foresteria', ma che invece somiglia più ad un campo profughi improvvisato", per la quale "pagano una 'tassa di soggiorno' di un euro al giorno al Comune". E' la denuncia della Flai Cgil di Bari che chiederà un incontro alla prefetta. La foresteria, precisa il sindacato, è quella per cui "più di un mese fa la Regione Puglia aveva messo a disposizione dell'amministrazione comunale di Turi circa 160.000 euro". La Cgil spiega che i braccianti alloggiano in "gazebo di plastica della misura di 4x4 mq assolutamente privi di qualunque accessorio o arredo che possa renderli abitabili. All'interno è presente solo una pedana di legno sulla quale i lavoratori hanno sistemato materassi di fortuna donati dalle associazioni o coperte sulle quali dormire.
    Sono presenti i servizi igienici e le docce, che però risultano insufficienti in quanto la struttura di accoglienza era stata programmata per ospitare un numero massimo di 120 persone, mentre al momento ne ospita 185 e nella zona circostante, sistemati in piccolissime e precarie tende da campeggio, sono presenti altre 350 persone".
    La "'tassa di soggiorno' di un euro al giorno al Comune di Turi", sottolinea il sindacato, viene pagata sulla base di una "ordinanza del commissario prefettizio che ha retto l'amministrazione comunale fino al 2019". Tassa che "la sindaca si è impegnata ad abolire da subito".
   

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