"Ho sempre avuto fiducia nella
giustizia italiana, era quello che ci aspettavamo e per questo
ringrazio dal profondo del cuore tutti coloro che hanno lavorato
e seguito questo caso, soprattutto il pm che ha fatto un lavoro
enorme per l'onore di mio fratello". Lo ha dichiarato subito
dopo la lettura della sentenza Fatjona Hyraj, la sorella di
Qamil, il pastore ucciso dall'imprenditore agricolo salentino
Giuseppe Roi mentre si stava allenando al tiro con la sua
pistola. L'imprenditore oggi è stato condannato a 30 anni di
reclusione per omicidio volontario.
"Come si può spiegare - ha aggiunto Hyraj - che tuo
fratello a 23 anni compiuti da una settimana viene ucciso 'per
gioco' dal suo datore di lavoro, da colui che in teoria si
sarebbe dovuto prendere cura di lui perché era un suo
dipendente. Come si può spiegare questo, chi lo potrà mai
capire?".
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