(ANSA) - BARI, 19 APR - "Ce lo dicevamo spesso di essere
stati fortunati a incontrarci, di aver dato ciascuno molto
all'altro. Eri un uomo sempre presente, sempre al mio fianco, un
papà innamorato follemente delle sue principesse, un papà che,
nonostante la stanchezza, dopo una giornata di lavoro, giocava
con loro". Sono alcune delle parole della vedova di Giuseppe
Tupputi, Giuseppina Musti, in un messaggio che ha letto alla
fine della cerimonia funebre per suo marito, il barista 43enne
di Barletta ucciso l'11 aprile scorso mentre era nel suo bar,
con tre colpi di pistola sparati da un cliente, dopo un litigio
per una birra. "Nel lavoro eri il mio punto di riferimento - ha
ricordato la donna - il mio consigliere, quello che mi sgridava
e mi faceva comprendere gli errori". Della loro vita privata la
donna ha ricordato i piccoli gesti quotidiani, la colazione
insieme e poi "la sensazione di essere insieme una forza capace
di resistere a tutto o quasi", ha detto ancora con la voce rotta
dal pianto. "Avevamo mille progetti, sogni e desideri ma siamo
riusciti a realizzarne solo una piccola parte, l'altra è stata
strappata via brutalmente e senza motivo", ha aggiunto.
"Ora devi promettermi di non lasciarmi mai più e di guidarmi
a educare le nostre come volevi tu, con sani valori e principi,
dovrai starmi al fianco", ha continuato la vedova, rimasta al
fianco della sua bambina più grande per tutto il tempo, a farsi
forza reciprocamente. "Vola più in alto che puoi, ti amo e
sempre ti amerò - ha concluso la vedova, commuovendo tutti i
convenuti - e ricordati di sorridere sempre come hai sempre
fatto". All'uscita del feretro dalla chiesa, una folla di
centinaia di persone ha applaudito e salutato il 43enne e ha
fatto volare dei palloncini bianchi e uno rosso, si cui era
scritto "Ciao Peppe". (ANSA).