"Dal +23,3% dell'olio di semi al
+6,2% dei gelati il caro bollette innescatosi nel 2021,
alimentato poi dalla guerra, contagia i prezzi nel carrello
della spesa con aumenti che interessano ormai tutti i prodotti
alimentari e colpiscono duramente i bilanci le famiglie, a
partire dagli oltre 200mila pugliesi che si trovano in
condizioni di povertà assoluta, con l'inflazione che già a
febbraio aveva fatto sentire il suo peso a Bari con il prezzo
della passata di pomodoro cresciuto del 42% e quello del burro
che segna +134%". E' quanto emerge dall'analisi di Coldiretti
Puglia, in occasione delle rilevazioni Istat sull'inflazione a
marzo 2022.
"In soli 30 giorni - prosegue l'associazione - il ministero
dello Sviluppo economico ha rilevato a Bari aumenti dei prezzi
del 5% per le mozzarelle fior di latte, del 21% delle insalate
in busta, dell'8% del latte scremato e del 90% per il latte
scremato ad alta digeribilità, dell'olio di semi del 10%, della
pasta del 27%, oltre ai rincari sensibili per la passata di
pomodoro e per il burro e sostanzialmente per la maggior parte
dei generi alimentari".
"Più di una azienda agricola su 10 (11%) - sottolinea
Coldiretti - è in una situazione così critica da portare alla
cessazione dell'attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale
(30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare
in una condizione di reddito negativo per effetto dell'aumento
dei costi di produzione".
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