Anche Bari ha ricordato oggi, in una
cerimonia nel giardino Isabella D'Aragona davanti al palazzo
della Questura, Giovanni Palatucci, ex questore di Fiume,
Medaglia d'oro al merito civile riconosciuto "Giusto tra le
Nazioni" nell'anniversario della sua morte. Di origini campane,
Palatucci è ricordato per aver salvato oltre 5 mila ebrei dai
campi di sterminio. Arrestato dalla Gestapo il 13 settembre
1944, fu condannato a morte e deportato nel campo di sterminio
di Dachau, dove morì il 10 febbraio 1945, a soli 36 anni.
"Giovanni Palatucci, definito dai cittadini ebrei giusto tra i
giusti - si legge in una nona della Questura di Bari - , con la
sua bontà, il coraggio e l'abnegazione ha onorato la Polizia
italiana".
Nel corso di una breve cerimonia svoltasi dinanzi all'albero a
lui intitolato, alla presenza della prefetta di Bari Antonella
Bellomo, del questore Giuseppe Bisogno e del vice sindaco
Eugenio Di Sciascio, settanta piccoli alunni della scuola
primaria "Niccolò Piccinni" hanno mostrato i loro lavori sulla
figura di Palatucci e sulla Shoah, intonando anche un canto dal
titolo "Mani" che inneggia alla fratellanza ed al rispetto delle
differenze. Nel suo intervento il questore ha ripercorso le
tappe principali della vita di Palatucci sottolineando come, a
seguito dell'emanazione delle leggi razziali antisemite, si
schierò immediatamente in favore dei cittadini ebrei.
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