"Il principio di parità di genere va
ritenuto recessivo rispetto a quello di attribuzione fiduciaria
delle cariche di Giunta che, per la loro natura politica, sono
naturalmente soggette al criterio dell'assegnazione agli
appartenenti allo schieramento politico di maggioranza, solo in
tal modo garantendosi la corretta gestione ed amministrazione
dell'ente e la sua effettiva governabilità". Con questa
motivazione il Tar Puglia ha respinto il ricorso di tre
consiglieri di opposizione del Comune di Panni, in provincia di
Foggia, Danida Mansolillo, Silvia Spada e Pasquale Ciruolo, i
quali avevano impugnato la nomina di tutti gli assessori di
sesso maschile, tre compreso il sindaco Amedeo De Cotiis,
ritenendo violato il principio della parità di genere e
"reclamando la nomina di almeno un componente di sesso femminile
in Giunta".
Nella sentenza il Tar evidenzia che "nessuno dei soggetti
femminili di sua fiducia interpellati dal sindaco è disponibile
ad accettare la carica" e "pertanto l'ambizione dei ricorrenti"
di "vedere nominata una consigliera di minoranza in Giunta in
ossequio all'invocato principio della parità di genere" è
"manifestamente infondata e ancor prima inammissibile per
difetto di interesse, non potendosi riconoscere giudizialmente
l'utilità ambita".
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