Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tangenti: ex capo Protezione civile Puglia resta in carcere

Tangenti: ex capo Protezione civile Puglia resta in carcere

Lerario avrebbe intascato due tangenti da imprenditori

BARI, 19 gennaio 2022, 13:25

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Resta in carcere l'ex dirigente della Protezione civile regionale pugliese Mario Lerario, arrestato il 23 dicembre per corruzione, con l'accusa di aver intascato due tangenti da 20mila e 10mila euro da due imprenditori. La gip del Tribunale di Bari Anna Perrelli ha rigettato l'istanza di sostituzione della misura cautelare del carcere con gli arresti domiciliari fatta dal difensore di Lerario, l'avvocato Michele Laforgia, e motivata con le dimissioni dalla Regione dopo l'arresto.
    I due imprenditori che avrebbero dato a Lerario le tangenti sono dal 26 dicembre agli arresti domiciliari.
    Lerario, in cella per i due episodi corruttivi, è indagato con altre sette persone, un funzionario regionale e sei imprenditori, in una più ampia indagine della Procura di Bari sugli appalti della Protezione civile relativi all'emergenza Covid nella quale il procuratore Roberto Rossi e l'aggiunto Alessio Coccioli ipotizzano i reati di corruzione, turbativa d'asta e falso.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza