Le dimissioni sono state consegnate nelle mani del governatore Emiliano, che però le ha "congelate" nella speranza che Pierluigi Lopalco, assessore alla Sanità da poco più di un anno, scienziato prestato alla politica ma recordman di voti alle scorse Regionali pugliesi, ci ripensi. Nella lettera in cui rimette il mandato, Lopalco fa solo riferimento alla consapevolezza che la "situazione attuale richiede un cambio di passo che la stanchezza fisica e mentale a cui sono stato sottoposto in questi lunghi mesi non mi consentono di affrontare". Ma in una intervista on line a Repubblica che ha di fatto confermato le dimissioni dopo ore di silenzi e di voci che si inseguivano, Lopalco spiega che lui e il presidente hanno preso "strade diverse" in particolare in merito alla scelta di far accedere a cure costose che i protocolli nazionali non prevedono un bimbo malato di Sma1. Emiliano ha dato il suo benestare contro il parere di Lopalco che spiega: "Aifa, su nostra richiesta, si è espressa chiaramente dicendo che non è riconosciuta la bontà del farmaco, anzi ha confermato che il rapporto rischi benefici è sfavorevole".
"Rispettare le regole - aggiunge - non è un capriccio. Servono a non somministrare farmaci inutili o pericolosi. E a tutelare la spesa sanitaria pubblica che deve essere basata sull'efficacia della terapia". Comunque, che il motivo sia questo, o come ipotizzano alcuni, alla base ci siano anche attriti politici tra il presidente e parte della maggioranza di centrosinistra, Lopalco ha assicurato che da consigliere continuerà a dare il suo supporto al governo regionale. Dopo una mattinata di silenzi, nel pomeriggio è arrivata la risposta di Emiliano: "Ho chiesto all'assessore Lopalco - ha comunicato - al quale mi legano sinceri sentimenti di stima e affetto, di provare a recuperare le forze e tornare ad offrire il suo sostegno all'azione della giunta regionale, auspicando che possa rimeditare la sua scelta". E poi rassicura che l'eventuale somministrazione del farmaco in questione, "deve essere sempre e comunque stabilita da una prescrizione medica e previa autorizzazione dei genitori, che nel caso specifico hanno già fatto richiesta. Ho quindi preso posizione dicendo che la Regione Puglia metterà a disposizione le somme necessarie per il sostegno alla famiglia. Se c'è un medico che lo prescrive e se la famiglia autorizza, la Regione sosterrà le cure del bambino, ovviamente nel rispetto delle regole e della supremazia della prescrizione medica". "L'azione svolta da Pier Luigi Lopalco - conclude Emiliano - durante la pandemia è stata indubbiamente incessante e faticosa, comprendo quindi la sua stanchezza e ho profondo rispetto per le sue ragioni. I pugliesi devono però sapere che tutta la squadra della sanità non si ferma". Lopalco, pugliese, noto scienziato e professore di Igiene prima all'Università di Pisa e ora a Lecce, era stato chiamato alla Regione da Emiliano il 9 marzo del 2020 per coordinare la task force contro la pandemia Covid-19. Qualche mese dopo, la decisione di accettare la sfida della politica e di candidarsi per la prima volta al Consiglio regionale, con un grande successo personale e 14.500 voti ottenuti. Subito dopo l'incarico di assessore, durato poco più di un anno.
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