C'è anche Tommy Parisi, il figlio
cantante del boss barese Savinuccio, tra i 14 destinatari del
provvedimento di confisca definitiva di beni del valore
complessivo di circa 22 milioni di euro, tra i quali
partecipazioni societarie, disponibilità finanziarie, automezzi,
imbarcazioni, accessori di lusso come auto, orologi e gioielli,
sale scommesse e immobili nelle province di Bari, Taranto,
Foggia, Cagliari e Napoli. Il provvedimento, emesso dal
Tribunale di Bari, è stato eseguito dalla Guardia di Finanza nei
confronti di coloro che hanno patteggiato nell'ambito del
processo "Scommessa" della Dda di Bari, che nel novembre 2018
portò all'arresto di 22 persone.
L'inchiesta disvelò l'operatività di un sodalizio criminale
transnazionale, con base operativa a Bari e ramificazioni a
Malta, Antille olandesi, Isole Vergini britanniche e Seychelles,
dedito principalmente - tra il 2012 e il 2016 - all'abusiva
raccolta e gestione di scommesse sportive sul territorio
nazionale ed estero, attraverso società straniere e utilizzando
siti web irregolari, per un volume di affari illecito stimato in
650 milioni di euro. Il gruppo criminale si sarebbe anche
interfacciato con i vertici di clan mafiosi di Bari e provincia
ma anche campani, calabresi e siciliani.
Tra i destinatari della confisca ci sono anche i capi
dell'organizzazione, il pluripregiudicato barese Vito
Martiradonna e i suoi tre figli.
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