Un impianto in grado di separare i
rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade cittadine, ma
anche le alghe e la posidonia dalla sabbia degli arenili, perché
possano essere avviati a un percorso di riciclo senza finire in
discarica: è il progetto presentato oggi dalla società A2a ai
capigruppo del consiglio comunale di Brindisi, alla presenza del
sindaco, Riccardo Rossi. E' stato concepito in collaborazione
con l'Agenzia regionale per il servizio di gestione dei rifiuti
(Ager).
A quanto si apprende dalla stessa azienda, l'impianto, ancora da
realizzare, consentirà di trattare 11 tonnellate all'ora di
rifiuti.
Quelli che provengono dalla pulizia delle strade costituiscono
mediamente il 3-4% del totale e sono per lo più inerti, poi
anche rifiuti organici, scarti misti e materiali ferrosi. Dalle
spiagge invece si recuperano 600 tonnellate per chilometro di
materiali: per la gran parte si tratta di sabbia, ma anche
posidonia, plastica e vetro.
L'impianto, unico nel Sud e simile ad altri due in Italia,
sarà realizzato all'interno della centrale di A2A: consentirà il
recupero di una frazione pari al 70% dei materiali. La sabbia
potrà essere riportata sulla costa, altre tipologie di scarti
potranno essere riutilizzate anche nella produzione di
calcestruzzo o simili. Il costo dell'intervento è di circa 5
milioni di euro. Per portarlo a termine ci vorrà all'incirca un
anno, a seguito dell'ottenimento delle autorizzazioni. "Si
tratta di un progetto - ha spiegato il sindaco Rossi - che non
prevede lavorazioni a caldo, non inquinante, che favorisce
concetti importanti come il rispetto dell'ambiente e l'economia
circolare. Un investimento importante per il nostro territorio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA