Il gip Giuseppe De Benedictis, il 9
aprile scorso, è stato perquisito nel suo ufficio a Palazzo di
Giustizia di Bari ed è stato trovato in possesso - secondo la
Dda di Lecce - di una tangente di circa 6.000 euro ricevuta poco
prima dall'avvocato Giancarlo Chiariello. Il giudice, subito
dopo, ha presentato al Csm richiesta di dimissioni dalla
magistratura perché provava "vergogna". Oggi De Benedictis e
Chiariello sono stati arrestati e portati in carcere.
La perquisizione è stata estesa anche all'abitazione del
magistrato dove, nascoste in alcune prese per derivazioni
elettriche, sono state sequestrate numerose mazzette di denaro
per importi variabili tra 2.000 e 16.000 euro (per un totale di
circa 60.000), ritenute frutto della corruzione.
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