Anche a Bari stanno protestando in
piazza i lavoratori della cultura e dello spettacolo: "A un anno
esatto dal blocco totale del mondo dello spettacolo - lamentano
- stiamo sopravvivendo a stento con l'elargizione di quelle
misure tampone, completamente insufficienti, adottate dal
Governo". Al loro fianco sono scese in piazza anche alcune
decine di genitori che protestano contro l'ultima ordinanza
regionale sulla scuola che ha disposto la didattica digitale
integrata al 100% per tutti gli alunni e gli studenti pugliesi.
"No alle scuole chiuse in Puglia - dicono - no al lockdown
esclusivo dei bambini e delle bambine".
Il sit-in degli operatori del mondo dello spettacolo è stato
organizzato davanti al teatro Piccinni dall'Arcipelago
Spettacolo dal Vivo Puglia che ha aderito alla mobilitazione
nazionale Spettacolo e Cultura indetta dal Movimento autonomo
indipendente nazionale 'Professionisti Spettacolo e
Cultura-Emergenza Continua' e Rete Intersindacale Risp.
"Chiediamo - dicono - lo sblocco immediato e conseguente
erogazione dei ristori rimasti in sospeso, la tempestiva
convocazione di un tavolo interministeriale, l'attuazione di una
ormai necessaria riforma strutturale, formale e fattuale, del
settore". Gli operatori chiedono inoltre "la progettazione e
realizzazione di tutte le misure, economiche e non, relative ai
protocolli di sicurezza, necessarie a garantire una vera e
totale ripartenza del settore; la concretizzazione di
provvedimenti finalizzati al finanziamento e al sostegno delle
piccole e medie realtà che si occupano di spettacolo e di
cultura, che ad un anno dal blocco del pubblico spettacolo
rischiano di chiudere e di non poter più compiere il loro
fondamentale ruolo legato alla cultura di prossimità su tutto il
territorio del nostro Paese".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA