(ANSA) - UDINE, 29 LUG - Il Lecce tiene accesa la fiammella
della speranza imponendosi di misura e nel finale nel match che
valeva un'intera stagione, e si giocherà domenica le ultime
chance di restare in serie A, categoria che l'Udinese affronterà
per la ventiseiesima volta consecutiva: un quarto di secolo che
ha condiviso soltanto con Inter - unica mai scesa in B nella
propria storia -, Milan e le due romane.
Il caldo è asfissiante e i ritmi iniziali sono da dopolavoro.
Il Lecce non mette alcun mordente e l'Udinese non ha alcuna
intenzione di dannarsi l'anima nel catino infuocato della Dacia
Arena. Ci prova Fofana al 6', ma la conclusione dell'uomo più in
forma del post lockdown è di poco a lato.
Per la prima conclusione degli ospiti bisogna attendere il
24' con un tiro fiacco di Falco da buona posizione che si spegne
docile tra le braccia di Musso.
L'Udinese dà uno strappo al 35': manovra avvolgente che
libera al tiro De Paul su assist dal fondo di Sema, Gabriel
respinge di istinto. Il portiere brasiliano non può nulla sul
corner conseguente: Samir stacca colpevolmente libero e insacca
di testa.
Passano solo 4' e il Lecce pareggia: cross che appare
innocuo a centro area, ma Becao non fa a tempo a ritirare il
braccio quando la palla gli sbuca improvvisamente davanti dopo
un rimpallo. Orsato indica il dischetto; Mancosu - dopo i
sanguinosi errori con Lazio e soprattutto Genoa - torna al gol
dal dischetto. E' il nono stagionale dagli undici metri. Meglio
di lui hanno fatto soltanto Immobile e Ronaldo, che si stanno
contendendo anche la Scarpa d'oro.
Nella ripresa si parte con la solita girandola di
sostituzioni, ma le occasioni latitano. Bisogna attendere il 15'
per il primo tiro: Falco si libera di Sema e fa partire un
bolide a giro che Ekong di testa salva, con Musso che appariva
battuto. Un minuto più tardi contropiede tre contro due dei
padroni di casa, Lasagna - alla centesima presenza coi friulani
- conduce bene e poi spreca servendo Fofana anziché mettere in
porta De Paul che sulla sinistra era completamente solo.
Liverani rischia di impazzire a bordo campo (anche con un
battibecco con il direttore di gara che cerca di calmarlo)
provando a spronare i suoi che non si scuotono nemmeno quando il
tabellone proietta il 5-0 del Sassuolo sul Genoa.
La palla della speranza giunge però sui piedi di Lucioni al
34': il capitano dei salentini è libero sul dischetto dopo un
angolo, ma scarica alto tra la disperazione dei suoi.
Al 36' il gol liberazione: Lapadula si libera in area, chiede
e ottiene il triangolo con Barak che gli serve un assist al
bacio dal fondo solo da spingere in rete. Al 43' Lasagna in
contropiede avrebbe l'occasione per spedire in B i salentini, ma
dopo aver saltato anche Gabriel cerca Nestorovski che viene
anticipato tra il sollievo degli ospiti, che fanno esplodere la
loro gioia dopo sei minuti di recupero. (ANSA).