L'inchiesta che ha visto
l'arresto di due stranieri è stata avviata il 24 dicembre 2016,
dopo l'attentato compiuto a Berlino il 19 dicembre. E' stata
coordinata dai pm Alessio Coccioli e Guglielmo Cataldi della Dda
di Lecce.
A quanto emerso, i due stranieri erano transitati sul
territorio italiano, probabilmente intenzionati a recarsi in
Turchia. Erano stati però bloccati ad Ancona: uno dei due, il
marocchino Amri Soufiane, era stato espulso dal territorio
italiano ed era quindi tornato in Germania, dove risultava
residente. Lutumba Nkanga, congolese, era invece risultato privo
di permesso di soggiorno, perché scaduto, ed era stato condotto
nel Centro di identificazione ed espulsione di Restinco, a
Brindisi. Qui sono stati avviati gli accertamenti della Digos
che hanno portato all'esecuzione del, poi convalidato dal gip
che ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Secondo gli investigatori, i due farebbero parte di una cellula
salafita con sede nella città di Berlino.
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