Dopo la sentenza del Tar del Lazio,
che ha rigettato il ricorso della Regione Puglia contro l'ok del
ministero dell'Ambiente all'espianto degli ulivi nel cantiere
del gasdotto Tap, rischiano di saltare i due concerti 'No Tap'
organizzati a San Foca di Melendugno per il 25 aprile e l'1
maggio. E' quanto emerso dalla riunione del coordinamento di
forze di polizia convocata nel pomeriggio in Prefettura a Lecce.
Presenti tra gli altri anche il sindaco di Melendugno, Marco
Potì, e il presidente della Fondazione 'La Notte della Taranta',
Massimo Manera, al quale la Regione Puglia ha affidato
l'organizzazione di un concertone per il 25 aprile, festa della
Liberazione, per richiamare l'attenzione sulla vicenda del
gasdotto Tap.
Nel corso dell'incontro è emersa, anche alla luce del
verdetto odierno del Tar del Lazio, l'assenza delle condizioni
di sicurezza nel piano rielaborato dal Comune di Melendugno
secondo le recenti prescrizioni ministeriali anti-terrorismo
necessarie per poter far svolgere l'evento. Troppe le
problematiche inerenti la sicurezza da dover gestire in appena
cinque giorni, riguardanti soprattutto i sistemi di sbarramento
e filtraggio via mare. Non ci sarebbero neppure i previsti
coefficienti di contenimento in rapporto ai possibili
partecipanti. L'area in cui si dovrebbero svolgere i due
concerti è quella di piazza del Popolo, con 3.500 metri quadri
utili per ospitare al massimo cinquemila persone. Il concerto
dell'1 maggio, invece, è in fase organizzativa da parte dei
giovani del 'So what Festival' con una raccolta fondi lanciata
sul web.
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