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Voto scambio Puglia: due le indagini su regionali 2015

Voto scambio Puglia: due le indagini su regionali 2015

BARI, 13 dicembre 2016, 16:28

Redazione ANSA

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Sono due le indagini della magistratura barese sul presunto voto di scambio politico-mafioso relativo alle elezioni regionali in Puglia del maggio 2015. Una di queste, l'ultima in ordine di tempo aperta dalla Dda, ha portato oggi in carcere 22 persone (altre tre sono ricercate) su un totale di 29 indagati, accusati di associazione mafiosa e, cinque di loro, anche di voto di scambio e coercizione elettorale.
    La vicenda, che nel settembre scorso ha portato all'arresto di altre cinque persone (nei confronti delle quali è attualmente in corso il processo con rito abbreviato), fa riferimento alla candidatura di Natale Mariella (non eletto) nella lista dei 'Popolari' a sostegno di Michele Emiliano presidente, per il quale una decina di esponenti del clan Di Cosola avrebbero raccolto voti in cambio di soldi in diversi comuni del barese.
    Su questo filone, in cui risulta formalmente indagato lo stesso Mariella, gli accertamenti sono ancora in corso mentre il primo fascicolo sulla vicenda è ora al vaglio di un giudice.
    La presunta coercizione elettorale contestata agli indagati, stando alle inchieste dei Carabinieri coordinati dai pm Dda Carmelo Rizzo e Federico Perrone Capano che hanno raccolto le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, sarebbe però soltanto una delle attività illecite del clan, sgominato negli ultimi anni da quattro diverse indagini. Dal 2011 ad oggi la magistratura barese ha infatti portato a giudizio più di cento affiliati all'organizzazione mafiosa nelle operazioni 'Hinterland' e 'Pilastro' su estorsioni, droga, armi e agguati, alle quali si aggiungono 'Attila' e quella odierna sul presunto voto di scambio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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