(ANSA) - ROMA, 21 APR - Mezzogiorno (ancora) più indebolito,
a seguito dello scoppio del Covid-19, sotto il profilo
occupazionale: il calo dei posti, "passati da 6 milioni 93.000
del 2019 a 5 milioni 968.000 del 2021, per una perdita di circa
125.000 unità (-2,1%), è stato solo in parte attenuato
dall'eccezionale 'boom' del settore edile, l'unico a registrare
nelle regioni del Sud un saldo positivo nel biennio (+60.000
occupati)". È quanto emerge dal dossier "Il lavoro nel
Mezzogiorno tra pandemia e fragilità strutturali" della
Fondazione studi consulenti del lavoro, che sarà presentato
domani a Matera, presso la Cava del Sole, nel corso di un
convegno. Alla base dell'indagine, precisano i professionisti,
"la prima del dopo pandemia con dati Istat regionali e
provinciali aggiornati al 2021, le criticità di un'economia e di
un sistema lavoro che non riescono a invertire la loro parabola
declinante". (ANSA).