(ANSA) - ROMA, 05 NOV - C'è "l'esigenza di estendere anche
agli Ordini professionali vigilati da ministeri diversi da
quello della Giustizia le procedure previste dall'articolo 31"
del decreto ristori, che rappresenta "un imprescindibile
strumento per assicurare che gli iscritti agli Ordini
professionali possano esercitare il proprio diritto all'elezione
dei rappresentanti - territoriali e nazionali - anche attraverso
strumenti telematici, al fine di assicurare la suprema esigenza
di tutela della salute". A dirlo, in qualità di vicepresidente
del Comitato unitario delle professioni (Cup), il vicepresidente
del Consiglio nazionale del Notariato Giampaolo Marcoz,
intervenuto in videoconferenza nelle commissioni riunite
Bilancio e Finanze del Senato, in merito al provvedimento
governativo nato per risarcire chi subisce penalizzazioni per le
nuove restrizioni imposte per arginare la diffusione del
Covid-19. "Anche ai sensi dell'articolo 3 della Costituzione -
ha proseguito, illustrando una proposta emendamentiva scritta
dal Cup - appare opportuno" fornire questa possibilità
all'intero sistema ordinistico. Si tratta, ha aggiunto, di "una
modifica, di natura meramente ordinamentale, non produce nuovi,
o maggiori oneri a carico dello Stato". Nel corso
dell'audizione, Marcoz ha voluto pure sottolineare quanto il
comparto professionale, assente nelle parti del decreto ristori
concernenti gli aiuti al mondo produttivo, sia un "tessuto" che
sta soffrendo "al pari degli altri" la crisi generata dalla
pandemia. (ANSA).