(ANSA) - ROMA, 07 MAG - L'attività giudiziaria in Italia
"deve ripartire immediatamente, chi ne ha la responsabilità
faccia subito quello che deve nel rispetto delle norme e dei
cittadini che hanno il diritto di avere risposte in tempi
rapidi. Al ministro della Giustizia e al Governo, la
responsabilità di provvedere alle necessità organizzative e di
mettere ordine tra i diversi protocolli e le direttive adottate
nei tribunali", giacché l'avvocatura "si è sempre fatta trovare
pronta nei momenti più difficili per offrire il proprio
contributo, alla sola condizione del rispetto reciproco,
nell'interesse della collettività che non può permettersi altri
lunghi mesi di inattività". E' così che si esprime il Consiglio
nazionale forense, con un documento licenziato dal 'plenum', che
intende sottolineare che "nessuna censura potrà essere rivolta
all'avvocatura, circa i probabili ritardi nella regolare ripresa
dell'attività giurisdizionale". "L'impegno e il senso di
responsabilità degli avvocati - prosegue l'Ordine nazionale
degli avvocati, in una nota - sono evidentemente non soltanto
non compresi, ma anche poco utili, se le rivendicazioni di
dirigenti e personale amministrativo rischiano di condizionare
la ripresa più delle legittime richieste di tutela del diritto
di difesa", si legge, in conclusione. (ANSA).