(ANSA) - ROMA, 08 APR - Riflettori del Consiglio e della
Fondazione nazionale dei commercialisti su 'Sure', il nuovo
strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi
della disoccupazione lanciato dalla Commissione europea, e su
'Crii plus', l'integrazione dell'originario pacchetto di
investimenti che si arricchisce con ulteriori misure che
prevedono una flessibilità straordinaria per mobilitare i fondi
strutturali e di investimento europei ancora non utilizzati. Lo
fa sapere la stessa categoria professionale, che ha licenziato
una informativa periodica che analizza, tra l'altro, alcune
misure pensate dalla Commissione europea guidata da Ursula von
der Leyen nella fase del Coronavirus. In particolare, si legge
in una nota, in 'Sure', l'idea è quella di "un fondo europeo che
finanzi strumenti di sostegno all'impiego, quali la cassa
integrazione, mobilitando risorse per circa 100 miliardi di euro
per difendere lavoratori e imprese soprattutto nei paesi
maggiormente colpiti, Italia e Spagna 'in primis'. L'assistenza
finanziaria sarà erogata sotto forma di prestiti, concessi
dall'Ue agli Stati membri a condizioni favorevoli per supportare
l'aumento repentino della spesa pubblica che deve farsi carico
di mantenere l'occupazione". La misura, si riferisce, prevede il
cosiddetto 'State sUpported shoRt timE work- Sure', ossia lavoro
ridotto supportato dallo Stato: meno ore di lavoro, diminuzione
della produzione, ma tutela dei posti di lavoro per scongiurare
licenziamenti e tornare al lavoro una volta che il lockdown sarà
terminato, e la domanda tornerà a crescere. Insomma - scrivono i
professionisti - uno strumento cruciale per riavviare
velocemente il motore economico europeo, una volta che la crisi
sanitaria sarà superata". L'informativa integrale è disponibile
sul sito www.fondazionenazionalecommercialisti.it. (ANSA).