(ANSA) - ROMA, 14 MAG - "Iscrizione nel registro dei
praticanti già durante l'ultimo anno di corso di laurea, 30
crediti formativi universitari per lo svolgimento dei sei mesi
di praticantato", nonché "iscrizione dei laureati in una delle
sette aree di attività di esercizio della professione,
riconosciute, ormai, a livello europeo": si muove su queste tre
direttrici la convenzione quadro appena siglata tra il Ministero
dell'Istruzione e dell'Università, il Ministero della Giustizia
e il Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti
industriali laureati che, recita una nota dell'Ordine
professionale, "fissa le regole per lo svolgimento del tirocinio
(di sei mesi), durante l'ultimo anno del corso di laurea
triennale". Prende, così, forma quel principio fissato dalla
'riforma Severino', che "ha previsto per chi è iscritto a un
corso di laurea triennale di svolgere i primi sei mesi di
tirocinio obbligatori per l'accesso all'albo, già nel corso del
terzo anno di studio", possibilità, tuttavia, si precisa, che
"si attua, però, solo in presenza di una convenzione quadro tra
il consiglio dell'Ordine, il Ministero della Giustizia e il
dicastero vigilante, e che rappresenta la cornice a partire
dalla quale si dovranno, poi, sviluppare specifici accordi sui
territori tra gli organismi provinciali e gli atenei". Con
questo testo, a giudizio del presidente dei periti industriali
italiani Giampiero Giovannetti, "abbiamo costruito quel ponte
indispensabile fra la teoria tecnica e la pratica professionale,
agevolando di fatto l'ingresso dei giovani nel mondo del
lavoro". (ANSA).