(ANSA) - ROMA, 19 OTT - Il Testo unico delle partecipate
pubbliche costituisce "una positiva novità che interessa e
coinvolge i Commercialisti impegnati sia a fianco dell'impresa,
sia all'interno dell'amministrazione pubblica, e il cui ruolo è
ancor più centrale nelle società partecipate dalle
amministrazioni pubbliche, dove le due anime - impresa e
amministrazione pubblica - si fondono". A dichiararlo il
vicepresidente del Consiglio nazionale dei commercialisti,
Davide Di Russo, nel corso del convegno organizzato oggi dalla
categoria, a Roma, per esaminare il testo unico delle società a
partecipazione pubblica. Non mancano, però, delle criticità,
prosegue, giacché "l'intento di ridurre il numero di partecipate
è destinato a scontrarsi con il nodo del personale, che, assunto
senza concorso, non può essere internalizzato insieme ai
servizi. Lo sforzo di razionalizzazione, quindi, dovrà essere
accompagnato da forme di incentivo all'esodo, non essendo
prospettabile, in alternativa, il ricorso a licenziamenti di
massa, che implicherebbero un costo sociale ben superiore ai
risparmi di spesa cui la razionalizzazione mira". E', invece,
importante, per il numero due dei commercialisti italiani il
"riconoscimento dell'importanza della funzione di controllo"
degli esponenti della categoria professionale nelle società
soggette a dominanza pubblica e, quindi, "dell'imprescindibilità
della professionalità del commercialista, che tale delicata
funzione è chiamato a svolgere, in veste di sindaco, o
revisore".
(ANSA).