(ANSA) - ROMA, 4 MAR - Nel nuovo testo sugli appalti "il
contributo di Oice è stato recepito positivamente perché
troviamo nel testo alcune delle norme che ritenevamo importanti
per il settore, tra le quali quelle sui soggetti affidatari
della progettazione che prevedono le disposizioni sulle società
di ingegneria, il principio di affidamento congiunto della
progettazione definitiva ed esecutiva allo stesso soggetto o
anche l'obbligo di indicare nominativamente i progettisti
firmatari degli elaborati, e lo spazio attualmente garantito ai
progettisti in fase di verifica dei progetti". Lo sottolinea in
una nota il presidente dell'Oice, Gabriele Scicolone.
Per l'associazione delle società di ingegneria e architettura
altri elementi positivi sono: "la soluzione individuata per
implementare il Bim, non più elemento obbligatorio ma premiale
da attuare con gradualità, così come appare molto efficace il
ruolo assegnato ad Anac per la soft law ma anche per la
qualificazione delle stazioni appaltanti che andranno comunque
ridotte. E' sicuramente apprezzabile la disciplina sui
commissari di gara e sull'introduzione di criteri reputazionali
premiali che devono aggiungersi alla usuale qualificazione in
gara per i progettisti. Confidiamo poi che lo spostamento al MIT
dell'Avcpass renda finalmente effettivo lo snellimento della
fase di verifica dei requisiti. Positivo è anche il cambiamento
di strategia sul ruolo delle Amministrazioni, concentrate sulla
fase di project management affidata al Rup".
L'Oice sottolinea però anche alcuni aspetti da migliorare
afferma il vice presidente Giorgio Lupoi: "l'innalzamento a
150.000 euro della soglia per le trattative private nei servizi:
in tal modo l'85% degli affidamenti di progettazione sarà
sottratto ad una vera concorrenza. Inoltre non ritroviamo nel
testo importanti norme che oggi rappresentano elementi centrali
per il ruolo che il progettista deve svolgere: in primis non si
ribadisce che nei contratti in cui c'è un contenuto progettuale
devono essere richiesti idonei requisiti per la fase
progettuale; non è recuperato il divieto di subordinare i
corrispettivi all'avvenuto finanziamento dell'opera, non risulta
del tutto evidente la drastica limitazione dell'appalto
integrato; appare eccessivo obbligare sempre le Amministrazioni
a svolgere concorsi di progettazione per opere di natura
tecnologica. Siamo certi e confidenti rispetto alla possibilità
che il lavoro delle commissioni parlamentari migliori un testo
ancora in progress".(ANSA).