(ANSA) - ROMA, 17 NOV - "Le professioni ricadono in un limbo
che non le identifica né come imprese, né come dipendenti. E, se
sul reddito dei professionisti si parla di equo compenso, sul
loro riconoscimento si dovrebbe parlare di pari dignità.Una
dignità del lavoro che passa sempre fortemente dal tema del
welfare". Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli,
in occasione dell'evento "Professionisti protagoniti del
cambiamento" dedicato dall'associazione alle professioni non
ordinistiche. Sangalli sottolinea come "Confcommercio abbia
scelto di destinare ai lavoratori autonomi e liberi
professionisti una forma pensionistica di natura collettiva e di
derivazione contrattuale che già c'era per i lavoratori
dipendenti del terziario, con il Fondo Fon.te". "Sentiamo in
questo modo di aver contribuito con un altro piccolo, grande
passo a quell'evoluzione del settore di cui parlavo prima.
Un'evoluzione in termini di riconoscimento che appunto deve
avvenire anche nella rappresentanza. Con Confcommercio
Professioni, la nostra Confederazione ha imboccato una strada
determinata in tal senso", dice ancora Sangalli. (ANSA).