
(ANSA) - ROMA, 15 NOV - "Servono nuove tutele per il lavoro
autonomo professionale con la necessità, innanzitutto, di
rendere strutturale iscro, l'indennità straordinaria di
continuità reddituale ed operativa, per cui occorre una
riduzione significativa dell' incremento contributivo ora
previsto allo 0,51 per cento, e l'estensione della platea dei
beneficiari almeno con l'innalzamento del tetto di reddito
richiesto per l'accesso nell'ultimo anno di attività". Così la
presidente di Confcommercio professioni Anna Rita Fioroni, al
tavolo tecnico di confronto permanente sul Lavoro autonomo
convocato dal ministro Marina Calderone. "Bene che nel Pnrr e
poi nella manovra di bilancio 2022 sia stato esteso il programma
Gol al lavoro autonomo professionale con riferimento allo
sportello del lavoro autonomo con un ruolo per le associazioni,
secondo quanto previsto dalla legge 81/2017. Si attende -
sottolinea Fioroni - l'attuazione ed estensione alla
riqualificazione attraverso la formazione anche per lavoratori
che non hanno chiuso la partita Iva". Confcommercio Professioni
ha, inoltre, ribadito la necessità di proseguire nella direzione
avviata di includere i lavoratori autonomi in ogni azione di
sostegno alla genitorialità e di valutare l'incremento delle
prestazioni collegate alla contribuzione aggiuntiva della
gestione separata Inps anche in coerenza con la delega del jobs
act degli autonomi in materia. Con riferimento all'equo compenso
è stata richiesta la revisione dell'attuale normativa,
soprattutto con riferimento all'attuazione di questo principio
anche per tutte le professioni non ordinistiche e nei confronti
della PA. Si è, poi, evidenziata la necessità di garantire ai
professionisti iscritti alla Gestione separata Inps la
deducibilità dei contributi versati a tutte le forme di sanità
integrativa come misura di riduzione della disparità di
trattamento che sul punto ancora intercorre tra lavoratori
autonomi professionali e i lavoratori dipendenti. Per assicurare
agli stessi adeguate coperture previdenziali integrative a
quelle del sistema pubblico, occorre infine favorirne il ricorso
agli strumenti bilaterali già esistenti laddove possibile.
(ANSA).