(ANSA) - ROMA, 20 GIU - Revisionare la responsabilità civile
degli organi di controllo delle società di capitali e introdurre
una sua migliore delimitazione. E' la richiesta fatta al
Ministero della Giustizia dal Consiglio nazionale dei
commercialisti. La proposta della categoria è formulata anche
"nell'ottica della riforma delle norme penali fallimentari" e
dovrebbero portare all'introduzione "di un limite quantitativo".
Il presidente nazionale della categoria, Elbano de Nuccio, ha
inviato un'istanza alla ministra Marta Cartabia e al
Sottosegretario Francesco Paolo Sisto, nella quale si chiede
anche l'apertura di un tavolo tecnico di confronto sulla
materia. "Non si tratta -di una tensione ad evitare
responsabilità per il proprio operato, bensì della necessità per
il professionista coinvolto di poter agire in un perimetro
leggibile dei confini in cui la discrezionalità del proprio
operato sia ritenuta legittima sul momento e anche
successivamente". Del resto, sottolinea, "in questa direzione si
sono espresse recentemente anche le Commissioni Giustizia di
Camera e Senato".
"La responsabilità illimitata - spiega de Nuccio - sta
progressivamente allontanando dagli incarichi di sindaco tutti
quei professionisti che non intendono esporre la propria
reputazione professionale alla azione risarcitoria". "Fermi
restando i requisiti di responsabilità professionale, anche
deontologici oltre che risarcitori", conclude de Nuccio
"chiediamo che venga introdotta una soluzione tecnica per una
determinazione quantitativa al danno risarcibile, come già
avvenuto nella esperienza di altri Paesi europei, con la tecnica
dei multipli dei compensi attribuiti". (ANSA).