(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "La Nota della Divisione
Contribuenti dell'Agenzia delle Entrate, con riferimento al caso
della quarantena di un lavoratore autonomo che svolga l'attività
di intermediario fiscale, con la quale non si è ritenuto
possibile sospendere o differire i termini degli adempimenti
tributari in assenza di una specifica norma in tal senso, mette
sotto gli occhi di tutti una inaccettabile situazione di
disparità di trattamento patita dai professionisti.E' quanto
afferma in una informativa inviata agli Ordini territoriali
della sua categoria dal presidente del Consiglio nazionale dei
commercialisti, Massimo Miani. "Proprio partendo dalla
constatazione dell'assenza di una norma specifica in materia -
scrive Miani - il Consiglio Nazionale ha chiesto lo scorso 12
novembre alla collega senatrice Donatella Conzatti e al senatore
Eugenio Comincini di promuovere un emendamento al D.L. Ristori,
attualmente in discussione presso le Commissioni riunite Finanze
e Bilancio di Camera e Senato, che prevede la sospensione per 30
giorni dei termini per gli adempimenti tributari, previdenziali
e assistenziali, nonché per il compimento di qualsiasi atto dei
procedimenti civili, penali, amministrativi, contabili e
tributari, che scadono nei trenta giorni successivi all'inizio
di una malattia conclamata da Covid 19 o di una quarantena
fiduciaria o di un isolamento obbligatorio, naturalmente sia per
quanto riguardante il professionista sia per quanto di interesse
dei sui clienti". (ANSA).