(ANSA) - ROMA, 08 MAG - Altolà al pagamento delle tasse
per tutto il 2020, da corrispondere all'Erario "a partire dal 31
gennaio 2021 in rate mensili, fino ad un massimo di 5 anni". E
sì ad una "vera" semplificazione degli adempimenti "in tutti gli
ambiti", giacché "la burocrazia è un freno alla ripresa
economica". E' la richiesta congiunta dei tre sindacati
rappresentativi dei giovani dottori commercialisti (Ungdcec),
avvocati (Aiga) e notai (Asingn), presieduti da Matteo De Lise,
Antonio De Angelis e Alberto Chiosi, che si appellano a
Parlamento e Governo perché vi siano "misure più efficaci e
incisive per stimolare la ripresa dell'economia italiana" nella
cosiddetta 'Fase 2' dell'emergenza Covid-19. "Gli interventi
finora adottati, e in particolare l'art. 18 del decreto imprese,
prevedono solamente la sospensione del pagamento dei tributi,
inerenti ai mesi di marzo ed aprile, fino al mese di giugno, con
la facoltà per i contribuenti di rateizzare le imposte dovute e
non versate fino ad un massimo di 5 rate mensili. La possibilità
di rateizzazione dei tributi fino a dicembre, al vaglio del
Governo, sarebbe soltanto un inutile orpello alla normativa in
vigore, non incidendo concretamente sulla situazione
patrimoniale dei contribuenti e palesando l'inadeguatezza di
tale miope visione in merito alle reali prospettive di ripresa
economica del Paese", mentre le risorse del 'bonus' di 600 euro
per gli iscritti alle Casse di previdenza private "non sono
ancora, a distanza di settimane, disponibili per molti
richiedenti", si legge, infine, nela nota delle associazioni di
professionisti under45. (ANSA).