(ANSA) - ROMA, 08 APR - Ammonta a circa 3 milioni la quota
dei lavoratori che stanno portando avanti le proprie mansioni in
modo 'agile', tra coloro le cui attività non son state
'congelate' dai provvedimenti governativi per fermare la
diffusione del Coronavirus. E le aree produttive caratterizzate
dal valore più alto dell'indicatore di propensione all'impiego
'da remoto' sono "le attività professionali, scientifiche e
tecniche, quelle finanziarie ed assicurative", quelle di
"organizzazioni extraterritoriali, la Pubblica amministrazione e
la maggior parte dei servizi professionali", tutti settori,
precisa l'Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle
politiche pubbliche) "non coinvolti dai decreti di sospensione".
La ricerca, si legge, riguarda un paniere di 800 professioni, e
punta ad aiutare a pianificare la cosiddetta 'fase 2', che
seguirà la fine dell'emergenza sanitaria. (ANSA).