(ANSA) - ROMA, 15 GEN - L'introduzione dello scontrino
fiscale, con l'avvio del 2020, "è un'operazione su vasta scala
che coinvolge anche i soggetti di più modeste dimensioni, come i
minimi e i forfetari, ma che ancora oggi stenta a decollare,
essendo ancora in molti gli operatori che hanno avuto difficoltà
nell'implementazione dei nuovi registratori di cassa telematici,
o degli altri strumenti necessari per il nuovo adempimento.
Difficoltà oggettive, tant'è che è stato lo stesso Legislatore a
prevedere, nei primi sei mesi di vigenza dell'obbligo, la
cosiddetta moratoria sulle sanzioni, ossia l'inapplicabilità
delle sanzioni in caso di trasmissione telematica dei
corrispettivi giornalieri entro il mese successivo a quello di
effettuazione dell'operazione, fermi restando i termini di
liquidazione periodica dell'imposta". Lo affermano i consiglieri
nazionali dei commercialisti delegati alla fiscalità, Gilberto
Gelosa e Maurizio Postal, che sottolineano come "risolti i
problemi in campo, il ricorso alla professionalità dei
commercialisti resterà imprescindibile".