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  5. Ugdcec, 'stupiti parole Cafiero de Raho'

Ugdcec, 'stupiti parole Cafiero de Raho'

'Giravolte' del procuratore Antimafia a seconda interlocutore

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 11 NOV - L'Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) interviene dopo le parole del procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho che, si ricorda in una nota, "al 54/esimo congresso del Notariato, a Firenze, ha fatto un'ennesima giravolta di pensiero", dichiarando che "tutti i professionisti dovrebbero avere la stessa sensibilità dei notai nell'interrompere i circuiti illegali. Questo i notai lo fanno". Affermazioni che lasciano stupito il presidente del sindacato Daniele Virgillito, che si chiede: "Secondo de Raho, gli altri professionisti non lo fanno? Invitare a guardare verso una prospettiva dell'agire morale e inneggiare all'accettazione della reciproca responsabilità è più che condivisibile, ma è necessario tali parole siano credibili", precisa. "Il procuratore modella le sue considerazioni a seconda del proprio interlocutore: in maniera disinvolta aveva liquidato il ruolo dei commercialisti in merito all'emendamento al Decreto crescita (che avrebbe dato la possibilità anche a noi e agli avvocati di effettuare atti di cessione e acquisto d'azienda), definendoci 'strutturalmente di parte e sottratti ai controlli dello Stato' e, in seguito, nell'audizione congiunta delle commissioni Finanze e Giustizia di Camera e Senato del 17 settembre, incalzato dal senatore Andrea de Bertoldi (FdI), con un altro giro di ruota", va avanti, "addirittura proponeva 'di estendere alla categoria la qualifica di pubblico ufficiale', riconoscendo l'affidabilità indiscussa dei commercialisti". Per il numero uno dell'Ungdcec, "occorre decidere se schierarsi con la liquidità tipica degli individui pronti a modellare se stessi e le proprie idee a seconda dell'interlocutore, oppure con la solidità di chi ostinatamente crede nelle Istituzioni che rappresenta". (ANSA).
   

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