(ANSA) - ROMA, 04 NOV - La stretta anti-evasione contenuta
nel decreto fiscale collegato alla manovra rischia di colpire
"pochi evasori" e di "frenare tutte le imprese". Lo dicono i
rappresentanti dell'Associazione nazionale commercialisti (Anc)
e dell'Associazione dei dottori commercialisti e degli esperti
contabili (Adc) nel corso dell'audizione in commissione Finanze
della Camera. Il provvedimento, sottolineano, "dovrebbe
rappresentare un meccanismo efficace per combattere l'evasione
fiscale, garantendo un recupero di risorse finanziarie" e invece
"peggiora il sistema fiscale nel suo complesso".
"Sfortunatamente i mezzi e le modalità individuati" con il
decreto "irrigidiscono e aggravano ancora di più un già
complesso sistema fiscale: è possibile che tali meccanismi
colpiscano pochi dei soggetti dediti all'evasione e ma nel
contempo frenino tutte le imprese, anche e soprattutto quelle
che cercano faticosamente di essere virtuose". Sarebbe "più
utile costruire una piattaforma telematica condivisa fra Agenzia
Entrate-Inps-Inail-Gdf, e creare strutture ad hoc con il compito
di monitorare costantemente i dati fiscali e contribuitivi degli
attori del sistema economico e bloccare i comportamenti in frode
che danneggiano l'intera comunità". Mentre, "alcuni adempimenti,
fra quelli inseriti nel testo normativo in esame, sono talmente
farraginosi che innescano implicazioni sanzionatorie tributarie
e penali senza precedenti e sono impraticabili nella sostanza".
(ANSA).