(ANSA) - ROMA, 18 LUG - Il patrimonio netto della Cassa del
Notariato "cresce nella misura del 2,52%, pari a 38,2 milioni",
per un ammontare complessivo di oltre 1,6 miliardi, e "in
seguito alla capitalizzazione dell'avanzo conseguito", le
riserve (7,25 volte superiori al costo sostenuto per il
pagamento delle pensioni nel 2020) "permettono un'idonea
copertura", mentre "crescono le disponibilità liquide, dai 158,1
milioni del 2019 ai 177,8 del 2020. Lo fa sapere stamani la
Corte dei Conti, nella relazione sulla gestione 2020 della Cassa
nazionale del Notariato, ente no profit di diritto privato, che
svolge attività previdenziali e assistenziali per tutti i notai
italiani (nel 2022 se ne contano oltre 5.100, ndr). I crediti
immobiliari "aumentano (da 6,35 a 7,3 milioni) al lordo del
fondo svalutazioni crediti, in virtù di una riduzione (dal
96,19% all'87,57%) della velocità di incasso dei canoni di
locazione, legata alle dilazioni concesse dall'ente per la
contingenza pandemica" e la magistratura contabile "ha
raccomandato, sul punto, un attento monitoraggio, anche per il
consistente aggravio dei costi amministrativi". A seguire, si
legge, "all'incremento dei ricavi lordi della gestione mobiliare
(+4,8 milioni), si è rilevato un aumento dei costi (+9,7
milioni) legato sia a fattori fiscali, che alle perdite nel
comparto delle gestioni esterne, per l'eccezionale volatilità -
a parere della Cassa - dei mercati finanziari", dunque la Corte
"ha rimarcato l'esigenza di un costante controllo, perché siano
tempestivamente intercettati i fenomeni critici". Infine, recita
il documento, salgono i notai pensionati di 31 unità (+2,17%),
mentre diminuiscono, seppur lievemente, gli iscritti (-0,29%).
(ANSA).