(ANSA) - ROMA, 23 SET - "Il ventilato passaggio alla
dipendenza dei medici di medicina generale e pediatri
convenzionati, nell'ipotesi proposta dalle Regioni, oltre a
ridurre inevitabilmente sul territorio la disponibilità per i
cittadini di un medico di propria scelta, provocherà un 'buco'
nelle casse dell'Enpam valutato in 84 miliardi di euro nell'arco
temporale della sostenibilità richiesta all'Ente". L'allarme lo
lancia la stessa Cassa previdenziale dei 'camici bianchi', il
cui presidente Alberto Oliveti chiede "un incontro urgente al
ministro della Salute Roberto Speranza e al coordinatore della
commissione Salute delle Regioni, Raffaele Donini, oltre che un
colloquio con i vigilanti che sono il ministero del Lavoro e
quello dell'Economia", aggiungendo che occorre "trovare una via
diversa per arrivare all'obiettivo di costruire team integrati
di professionisti della salute Il proposito del governo di
aprire 1.350 case di comunità con medici di famiglia e pediatri
è senz'altro realizzabile, anche a breve, ma sarà efficace solo
se previsto come integrativo e non sostitutivo degli ambulatori
diffusi sul territorio", recita una nota dell'Enpam. "Di certo,
rinunciare a qualificare e rendere operative le ormai da troppo
tempo scadute convenzioni con i medici, prospettando a un numero
insufficiente degli stessi un rapporto di dipendenza in case di
comunità, disposte sul territorio ogni 100-150 chilometri
quadrati, non soddisferà le crescenti necessità di assistenza
dei cittadini - conclude la nota - e in più determinerà una
voragine nel più grande ente di previdenza privato italiano,
costringendo lo Stato a misure straordinarie per risolvere un
problema che oggi non c'è". (ANSA).