(ANSA) - ROMA, 28 MAG - "L'anticipo del fondo indennità
risoluzione rapporto? Una grande delusione e, purtroppo,
l'ennesima mancanza di rispetto perpetrata ai danni di agenti di
commercio e consulenti finanziari, da parte della maggioranza
che sostiene l'attuale governance di Enasarco". Così in una nota
i cinque Consiglieri del Cda dell'Ente di previdenza degli
agenti di commercio e dei consulenti finanziari Luca Gaburro
(Federagenti), Antonino Marcianò (Fiarc), Alfonsino Mei (Anasf),
Davide Ricci (Federagenti) e Gianni Guido Triolo
(Confesercenti), le cui sigle compongono la lista unitaria 'Fare
Presto!', candidata alla guida della Cassa per il prossimo
quadriennio. "Nonostante gli annunci roboanti di alcune sigle
riferibili all'attuale governance, che sbandieravano e facevano
intendere l'immediata disponibilità del 30% del Fondo indennità
risoluzione rapporto (Firr) agli agenti, fino alla concorrenza
di 450 milioni di euro, ieri, mercoledì 27 maggio, il Cda ha
invece rinviato a una prossima seduta, fissata per il 9 giugno,
ogni discussione in merito al Firr, come a ogni altro
provvedimento in favore degli agenti colpiti dall'emergenza
Coronavirus". "Dunque - proseguono i consiglieri - per gli
agenti niente anticipo Firr, che in tanti pensavano addirittura
di poter richiedere fin da questa settimana, né tantomeno alcun
altro tipo di sostegno in un momento di drammatica emergenza
sanitaria, sociale ed economica per la nostra categoria
professionale". Proprio in relazione ad agenti e consulenti, i 5
consiglieri fanno notare che "nel Cda di ieri sono stati forniti
dati previsionali allarmanti sull'emorragia di iscritti per i
prossimi anni, che non possono che destare preoccupazione", si
chiude la nota. (ANSA).