(ANSA) - ROMA, 19 LUG - Il Tar del Lazio, Sez. III bis, con
la Sentenza 9566/2019, ha accolto il ricorso proposto contro il
provvedimento con il quale i ministeri vigilanti (Economia e
Lavoro) avevano bocciato gli atti adottati da Inarcassa per
mitigare le sanzioni da applicare ai propri iscritti in ipotesi
di tardivo pagamento dei contributi e, in via preliminare, ha
respinto l'accezione di inammissibilità per questioni
procedurali formulate dall'Avvocatura, condividendo in pieno la
difesa della Cassa. "Con nostra grande soddisfazione, - dichiara
il presidente Giuseppe Santoro - il Tar ha legittimato il
diritto alla scelta di sanzioni sostenibili contro il ricorso al
condono, alle sanatorie ed alle rottamazioni. Viene così
confermata la lettura del perimetro e del contenuto
dell'autonomia di Inarcassa e, quindi, dei limiti dell'esercizio
del potere di vigilanza. Ciò costituisce un importante
precedente a presidio dell'autonomia degli Enti previdenziali
privati e privatizzati". La sentenza, aggiunge, testimonia la
bontà dell'operato di Cda e delegati Inarcassa, "con riferimento
alle azioni svolte ed al corredo motivazionale utilizzato a
conforto della propria determinazione, illegittimamente opposta
dalle Amministrazioni vigilanti", e "stigmatizza il grave
difetto di istruttoria, l'evidente mancanza di motivazione e
l'assoluta carenza dei presupposti del giudizio negativo
espresso, nonché le soluzioni extra ordinem proposte. E' un
passo importante - ricorda, infine, Santoro - che coglie
l'interesse degli iscritti e che, ci auguriamo, possa avere una
rapida conclusione". (ANSA).