(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Nel corso degli anni, le "criticità"
dell'Inpgi sono "le stesse che ha subito il sistema generale,
cioè un calo fortissimo del lavoro dipendente, la trasformazione
da lavoro dipendente a lavoro autonomo", fattori che hanno
portato ad "uno sbilancio previdenziale, nell'ultimo anno, di
circa 147 milioni" nella gestione principale, mentre, "al
contrario, la gestione separata, quella che assicura i
lavoratori autonomi, registra costantemente tassi di crescita
molto alti, sia del patrimonio, che degli iscritti". A dirlo, in
audizione nella Commissione Bicamerale di controllo sugli Enti
gestori di forme previdenziali pubbliche e private, la
presidente della Cassa pensionistica dei giornalisti, Marina
Macelloni, scandendo come non sia "la professione giornalistica,
in quanto tale, in crisi", bensì la sua "modalità di
svolgimento, che si sta trasformando: negli ultimi 5 anni noi
abbiamo perso 3.000 rapporti di lavoro dipendente, pari al 15%
della platea", un tasso "più alto dei tassi di disoccupazione
generale". Inoltre, per quel che riguarda gli ammortizzatori
sociali erogati dall'Inpgi, "dal 2010 si è manifestata una
progressiva crescita della spesa, che ha raggiunto il suo apice
nel 2016, con un aumento per gli assegni di cassa integrazione
pari al 550% circa e per i contratti di solidarietà pari al 700%
circa", ma già nel 2017, osserva Macelloni, "si è verificata una
diminuzione delle richieste, probabilmente collegata
all'esaurimento momentaneo dei fondi statali stanziati per i
pre-pensionamenti". In base a quanto si legge nel bilancio
consuntivo per il 2018, la contrazione dei ricavi della gestione
principale dell'Inpgi "deriva dallo diminuzione dei rapporti di
lavoro in essere" scesi "dai 15.771 del 2017 ai 14.870"
dell'annualità passata (-5,71%). (ANSA).