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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
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Bet (Lega-LV): “Le società benefit: verso un nuovo modello di impresa in Veneto”
(Arv) Venezia 26 set. 2024 - “Nel quadro di una realtà economica che mira sempre più spesso agli aspetti ambientali e sociali del ‘fare impresa’, la legge regionale approvata lo scorso aprile dal Consiglio, di cui sono stato primo firmatario e relatore d’Aula, intende porre sotto una nuova luce le imprese che non si limitano alla generazione del profitto”. Sono le parole del consigliere regionale Roberto Bet che ha spiegato il contenuto della l. reg. n. 10/2024 “Interventi a sostegno dei progetti a beneficio comune” nel corso del convegno intitolato “Le società benefit e la nuova legge regionale - Un nuovo modello di impresa in Veneto” che si è svolto oggi pomeriggio a Venezia, nel palazzo Grandi Stazioni della Regione del Veneto. “L’obiettivo - spiega Bet - è far atterrare sui nostri territori e in particolare nei nostri comuni tutte le risorse che nei prossimi anni saranno messe a disposizione a questo scopo, vuoi per la sensibilità degli imprenditori e di un nuovo modello di impresa che si sta sviluppando nel nostro territorio, vuoi per obblighi di legge: la normativa sulla dichiarazioni non finanziarie e sui bilanci di sostenibilità, infatti, sarà estesa a molte aziende che saranno sempre più impegnate su questo versante. Noi, come Regione del Veneto, dobbiamo fare in modo che queste risorse vengano investite su progetti che effettivamente interessano il territorio, che fanno bene al territorio e per i quali i comuni e la Regione possono chiedere di collaborare e costruire assieme delle co-progettazioni per realizzare questi obiettivi. Ciò è nell’interesse del Veneto e del nostro territorio e delle nostre comunità. Questo strumento normativo, quando la piattaforma digitale che la giunta regionale sta sviluppando sarà avviata, potrebbe portare sul territorio decine, se non centinaia di milioni di euro per iniziative di interesse pubblico. Nella nuova legge valorizziamo le società benefit istituendo un elenco e prevedendo uno stanziamento finalizzato alla realizzazione di eventi, alla formazione e alla creazione della piattaforma digitale che poi rappresenta il cuore della legge: la piattaforma funzionerà come una sorta di ‘mercato’ dove le imprese benefit accompagnate dalle amministrazioni comunali si incrociano e mettono assieme la progettazione di iniziative che hanno carattere sociale o ambientale che faranno bene al nostro territorio”.
Nelle fasi introduttive del convegno è intervenuto anche l’assessore regionale Francesco Calzavara che ha presentato i provvedimenti in cantiere presso la Giunta (in particolare l’ultimo del 24 settembre scorso) destinati a disciplinare la materia, nel solco di un percorso di assoluta novità a livello nazionale, un percorso che le aziende venete potranno cogliere e la Regione del Veneto veicolare, in particolare presso i 560 comuni del Veneto che in alcuni casi non hanno le competenze sufficienti per affrontare questi temi, ma che avranno l’opportunità di essere accompagnati a iniziare un percorso corretto sotto ogni punto di vista, progetti che potranno essere attivati nel corso del 2025 e che sono destinati a diventare ‘buona pratica’, da pilota per gli altri enti.
I soggetti pubblici possono proporre progetti a beneficio comune affinché siano sostenuti dalle imprese: in sostanza, e in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale, gli enti locali possono promuovere la partecipazione, l’iniziativa e il sostegno dei soggetti privati nella realizzazione di progetti di beneficio comune. La legge regionale n. 10/2024 mira a sostenere e a incentivare le finalità di beneficio comune perseguite da particolari tipi di società operanti nel Veneto; si tratta di imprese che non solo generano valore a favore dei soci e degli azionisti, ma che riescono a coinvolgere altri portatori di interesse in funzione delle ricadute sociali e ambientali dell’attività: obiettivi di beneficio comune possono essere la riduzione dell’emissione di anidride carbonica tramite l’adozione di pratiche energetiche sostenibili, programmi di welfare aziendale che migliorano il benessere dei dipendenti, obiettivi di pari opportunità aziendale, costituzione di comunità energetiche rinnovabili, programmi a tutela della biodiversità e di utilizzo responsabile del suolo. Si tratta quindi di investimenti cosiddetti ESG, ovvero Environmental, Social and Governance, nell’ottica della responsabilità sociale delle imprese, che proiettano le aziende ad avere tra i propri fini la sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale e la qualità della governance aziendale: le società benefit, quindi, svolgono un’attività economica, dividono gli utili tra i soci, ma perseguono anche una o più finalità di beneficio comune sul territorio. La società benefit è una forma societaria nata negli Stati Uniti d’America, riconosciuta in Italia dal 2016, affermatasi nel post pandemia e che nel Veneto riguarda attualmente circa 400 imprese.
Nel corso del convegno sono intervenuti anche il segretario generale della programmazione della Regione del Veneto Maurizio Gasparin, che ha affrontato gli aspetti generali applicativi della normativa regionale in argomento; il direttore della direzione ICT e di Agenda digitale della Regione del Veneto Idelfo Borgo sul ruolo dell’ICT-TIC, ovvero delle nuove tecnologie di comunicazione, nel supportare le opportunità offerte alle società benefit; l’ordinaria di econometria dell’università Ca’ Foscari di Venezia Monica Billio, sull’importanza del cd. score ESG (come già accennato, ESG è l’acronimo di Environmental, Social e Governance, i tre pilastri che consentono di analizzare l’attività di un’azienda e la sua performance in termini di sostenibilità) per oltre 600 Pmi venete sulla scorta del progetto europeo TranspArEEnS avviato nel 2021 e che presta particolare attenzione all’efficienza energetica con un modello affidabile, standardizzato, trasparente e applicabile in contesti diversi; l’ordinario di diritto tributario di Ca’ Foscari sugli aspetti fiscali delle società benefit, Loris Tosi; e infine, Paolo Di Cesare, componente del consiglio direttivo di AssoBenefit e co-founder di Nativa Sb - la prima B Corp e Benefit Corporation d’Europa - sul tema “Società Benefit, un’ondata di innovazione”.
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