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CRV - PNRR: il Consiglio approva risoluzione sui progetti strategici per il Veneto

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CRV - PNRR: il Consiglio approva risoluzione sui progetti strategici per il Veneto

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

15 marzo 2022, 18:44

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia 15 mar. 2022 -     Il Consiglio regionale del Veneto, nel corso della seduta odierna, ha approvato a maggioranza la Risoluzione n. 56, primo firmatario, il Presidente dell’Intergruppo Lega-LV Alberto Villanova, rubricata “PNRR: ridurre il caro energia e investire sulle filiere industriali strategiche per limitare la vulnerabilità e per rilanciare lo sviluppo”. Con l’approvazione della Risoluzione, il Consiglio esprime pieno sostegno all’attività regionale per aver individuato i 16 progetti strategici connessi al PNRR per lo sviluppo delle comunità, dei territori e del sistema produttivo della Regione del Veneto - così come individuati nell’informativa sottoposta all’attenzione della Prima commissione consiliare nella seduta del 9 marzo, per un fabbisogno finanziario totale di 7.831 milioni di euro - e auspica, nel contempo, un maggior coinvolgimento, da parte del Governo, delle Istituzioni regionali nella programmazione del PNRR al fine di garantire il principio di sussidiarietà e quindi di ottenere risultati più adatti alle esigenze locali; il Consiglio, infine, esorta il Governo a una rimodulazione degli obiettivi strategici del PNRR al fine di garantire maggiori risorse a sostegno della competitività delle filiere industriali strategiche europee e nazionali e a intervenire a favore delle famiglie e delle imprese per calmierare i prezzi dell’energia, attraverso la differenziazione degli approvvigionamenti, lo sfruttamento delle risorse nazionali e delle fonti rinnovabili. Approvata a maggioranza anche la Risoluzione n. 53, primo firmatario, la Capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini, “PNRR: valorizzazione del ruolo delle regioni per la governance del Piano e individuazione di specifica linea strategica per l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia e per la sostenibilità alimentare”.

Nel corso del dibattito sono state illustrate, e in seguito respinte dall’Aula, anche le Risoluzioni n. 52, presentata dai Consiglieri Arturo Lorenzoni (Portavoce dell’opposizione) ed Erika Baldin (Movimento 5 Stelle) “PNRR: il Veneto si doti di strumenti adeguati di monitoraggio sull’uso efficace dei fondi stanziati e sviluppi gli ambiti centrali del Piano in tema di energia, digitalizzazione ed economia circolare”, n. 54, presentata dalla Consigliera Cristina Guarda (Europa Verde), contenente “Indicazioni e proposte in merito al progetto n. 15 ‘Concia: verso l’impatto ambientale zero’”, n. 55 della Consigliera Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo) “PNRR e progetti strategici per il Veneto: piena parità grazie a un sistema di asili nido accessibili, rigenerazione del patrimonio abitativo in disuso, un piano per il ripopolamento di Venezia” e la Risoluzione n. 57, primo firmatario il capogruppo del Partito Democratico Giacomo Possamai, rubricata “PNRR: la Regione Veneto adegui e integri i progetti strategici di fronte alla crisi energetica ed economica”.

Nel corso del dibattito sono intervenuti il Consigliere Andrea Zanoni (Pd), che ha posto l’accento sul passaggio dalle 155 schede progettuali presentate in una prima fase dell’elaborazione del Piano Regionale di Ripresa e Resilienza alle attuali 16 proposte ove oltre 5,4 miliardi di euro rappresentano il fabbisogno finanziario di due schede, quella relativa al dissesto idrogeologico e a Venezia capitale mondiale della sostenibilità, e la Vicecapogruppo del Pd Vanessa Camani, che ha sottolineato come il dibattito giunga in ritardo rispetto allo stato di avanzamento del PNRR e riguardi un documento che non tiene nel dovuto conto gli effetti della pandemia, della crisi russo-ucraina, nonché dell’evoluzione tecnologica e di altre fragilità strutturali (in particolare, quella energetica) già in atto nel periodo pre-pandemico, mentre i Consiglieri Jonatan Montanariello, Francesca Zottis e Anna Maria Bigon (Pd) hanno puntualizzato rispettivamente il ruolo decisivo del governo e dell’Europa nel reperimento di risorse indispensabili nel particolare momento di crisi, la necessità di implicare maggiormente gli enti territoriali, e gli aspetti più critici relativi alla scheda sanità e territorio, aspetto quest’ultimo trattato anche dalla Presidente della Commissione Sanità Sonia Brescacin (Lega-LV) che ha ribadito le posizioni di primazia del Veneto per quanto riguarda la programmazione sanitaria e in particolare sugli ospedali di comunità e sulle case della salute, citando dati e analisi di origine parlamentare. Sono intervenuti anche i Consiglieri Giuseppe Pan e Nazzareno Gerolimetto (Lega-LV) che hanno evidenziato gli effetti globali conseguenti all’attuale stato di crisi internazionale e la necessità di rivedere le strategie, in particolare quelle europee, nei diversi settori economici, in particolare in quello strategico agroalimentare (che in Veneto ha un valore di 12 miliardi di prodotto lordo vendibile), oggetto di uno specifico emendamento alla risoluzione n. 56, temi ripresi in seguito anche dal Consigliere del Gruppo Misto Stefano Valdegamberi che ha evidenziato le fragilità del sistema energetico e produttivo veneto e dell’economia globalizzata e delle soluzioni cd. ‘green’, obiettivi considerati perseguibili, ma a lungo termine, nella situazione attuale. Il Capogruppo di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon, con il collega Joe Formaggio, nel dichiarare il sostegno alle Risoluzioni presentate dai colleghi di maggioranza, ha criticato l’impostazione data dal governo al PNRR, fatto approvare senza prevedere il coinvolgimento nel processo decisionale degli enti territoriali. L’assessore Francesco Calzavara, in conclusione del dibattito, ha ricordato con particolare forza che non si tratta del Piano della maggioranza, ma del Piano del Veneto, una progettualità ancora in fase di completa definizione.

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