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CRV - Bomba Day del 2 maggio a Vicenza e Piano regionale Rifiuti

PressRelease

CRV - Bomba Day del 2 maggio a Vicenza e Piano regionale Rifiuti

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

le mozioni discusse in Consiglio regionale

11 maggio 2021, 18:42

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia 11 mag. 2021 -    Nel corso della seduta odierna, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità la Mozione n. 79, primo firmatario la Consigliera Silvia Maino (Zaia Presidente), che impegna la Giunta regionale a farsi parte attiva presso il Governo affinché si faccia carico di buona parte dei costi sostenuti in occasione del cosiddetto “Bomba Day”, avvenuto il 2 maggio in contrà Pallamaio, nel centro storico di Vicenza, a seguito del rinvenimento di un ordigno bellico il cui disinnesco ha comportato l’evacuazione di un’area di 450 metri dal punto di ritrovamento dell’ordigno stesso, e ha interessato una popolazione di circa 3mila persone, 130 immobili soggetti a vincolo, una casa di cura, la sospensione dei servizi e dei trasporti, e comportato costi stimati per circa 500mila euro. A favore della Mozione si sono espressi anche il Capogruppo del Partito Democratico Giacomo Possamai e la Vicecapogruppo Vanessa Camani, che hanno chiesto, tra l’altro, di verificare l’importo dei costi sostenuti. Di seguito, il Consiglio ha respinto con 36 voti contrari, 8 favorevoli e 2 astenuti, la Mozione n. 20, illustrata dal primo firmatario, la Consigliera Cristina Guarda di Europa Verde, che impegnava l’esecutivo, nel quadro del Decreto legislativo n. 116 del 3 settembre 2020, ad elaborare un nuovo Piano Regionale dei Rifiuti (quello attualmente in vigore risale al 2015) evitando di concedere autorizzazioni per progetti di nuove discariche o del loro ampliamento, di nuovi impianti di incenerimento di rifiuti o della loro modifica sostanziale, ovvero la ristrutturazione e riattivazione delle sezioni di incenerimento degli impianti di trattamento rifiuti attualmente non attive, in attesa che le Regioni definiscano l’individuazione di macroaree per la razionalizzazione degli impianti, ai sensi dell’ art. 198-bis, c.3, lett. g) del decreto legislativo n. 152 del 2006, e che si individuino i flussi omogenei di rifiuti funzionali e strategici per l’economia circolare anche nell’ottica dell’abbandono progressivo della tecnica dell’incenerimento a vantaggio di soluzioni che ne possano promuovere ulteriormente il loro riciclo. A sostegno della Mozione sono intervenuti anche gli altri sottoscrittori, ovvero la Consigliera Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo), Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni (Partito Democratico), nonché il Portavoce delle opposizioni Arturo Lorenzoni; hanno manifestato una posizione differente, e contraria alla Mozione, i Consiglieri Joe Formaggio e Daniele Polato (FDI), Stefano Valdegamberi (GM), nonché Nicola Finco e Giuseppe Pan (LV), che hanno ricordato il percorso veneto rispetto alla gestione dei rifiuti, giudicato tra i migliori a livello nazionale, in particolare dal punto di vista del riciclo, e annunciando che il nuovo piano è in lavorazione e inizierà prossimamente il proprio percorso presso il Consiglio.

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