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CRV - "Assessore Lanzarin ha risposto alle domande dei commissari su emergenza Coronavirus"

PressRelease

CRV - "Assessore Lanzarin ha risposto alle domande dei commissari su emergenza Coronavirus"

PressRelease

Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

in Quinta commissione

09 aprile 2020, 18:16

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Quinta commissione - L'Assessore Lanzarin ha risposto alle domande dei commissari in merito all'emergenza Coronavirus"

(Arv) Venezia 9 apr. 2020 - Oggi, in apertura dei lavori della Quinta commissione consiliare permanente, presieduta da Fabrizio Boron (ZP), con Vicepresidente Fabiano Barbisan (CDV), l’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha risposto alle domande dei commissari in merito all’emergenza Coronavirus in Veneto.

“Spiego subito la filiera dell’assistenza – ha esordito l’Assessore – le persone con sintomi vengono ricoverate, a seconda delle diverse necessità, prima in terapia intensiva, semi intensiva, infettiva, o in pneumologia; poi, transitano presso gli ospedali Covid, attivati in ogni provincia. Invece, le persone dimesse che non possono tornare a casa in quanto ancora bisognose di assistenza, trovano ospitalità all’interno degli ospedali di comunità. I pazienti che potrebbero fare ritorno alle proprie abitazioni, ma sono impossibilitati non potendosi isolare, potranno essere accolti presso strutture alberghiere: con una DGR approvata martedì scorso, abbiamo raggiunto un accordo con Feder Alberghi per garantire ai pazienti tariffe onnicomprensive agevolate (50 euro al giorno)”.

“Tramite un Bando pubblico di Azienda Zero, siamo riusciti ad attivare circa 20 Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), che garantiranno l’assistenza a domicilio a pazienti sintomatici, sospetti o positivi, anche in collaborazione con i Medici di Medicina generale – ha continuato l’Assessore - 171.456 è il totale dei tamponi effettuati; all’inizio, dal 21 febbraio, giorno in cui è sorta l’emergenza, solo l’Azienda ospedaliera di Padova li processava, garantendone circa 1000/1500; successivamente, esplosa la crisi, abbiamo iniziato a fare tamponi presso tutti gli ospedali Hub e autorizzato anche i Poli di Schiavonia e Santorso. In sintesi: siamo riusciti a passare dai 3300 tamponi delle prime settimane ai 19mila odierni; 11mila, più gli 8mila effettuati dal nuovo macchinario acquistato a Padova”.

“Abbiamo effettuato uno screening totale nelle Case di riposo su ospiti e operatori, con il coinvolgimento di 183 strutture e 23300 persone – ha informato Lanzarin - 8079 sono stati i tamponi effettuati, sono risultati positivi 1471 soggetti, mentre 143 sono stati i ricoverati. Su 21036 dipendenti, invece, sono stati effettuati 9429 tamponi; 805 sono stati i positivi. Abbiamo effettuato gli screening anche all’interno di diverse strutture per disabili non autosufficienti”.

“Fornisco altri dati – ha proseguito l’Assessore alla Sanità - sono state svolte dagli Spisal 4032 ispezioni, con il coinvolgimento di circa 200mila lavoratori; stiamo valutando di riconoscere specifiche indennità di rischio. Abbiamo acquistato un totale di 24 milioni e 700 mila mascherine protettive. Sottolineo come i sindaci sono sempre stati informati sul numero e l’identità delle persone positive nel loro territorio. Ammetto che ci sono stati problemi con la processione dei tamponi in alcune zone, in particolare a Padova, con 8mila accumuli, e a Verona, con 4mila: questo è stato dovuto alla mancanza di un numero sufficiente di reagenti. Stiamo comunque portando avanti un metodo di lavoro misto: tamponi e kit rapidi. Azienda Zero ha acquistato 100mila test rapidi, dei quali ne abbiamo già a disposizione 60mila. Un Comitato scientifico regionale ha valutato 7 marche diverse di test, optando alla fine per le 2 che stiamo utilizzando. Analogo controllo è stato effettuato sui farmaci”.

“Informo, per trasparenza e chiarezza, che Azienda Zero ha contrattualizzato il professor Palù, richiamandolo in servizio per far fronte a questa emergenza; il professionista lavora presso il SER e si sta occupando di effettuare test sierologici – ha chiarito Manuela Lanzarin - Con il professor Andrea Crisanti, Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, stiamo invece valutando la fattibilità di un progetto che possa garantire uno screening per le categorie più a rischio contagio, come i cassieri dei supermercati, i farmacisti e le forze dell’ordine”.

“Chiudo con l’ammontare degli investimenti effettuati per affrontare l’emergenza – ha terminato il question time in commissione Sanità l’Assessore Manuela Lanzarin – per tamponi, reagenti, dispositivi di protezione, camici, ecc… abbiamo speso, fino a cinque giorni fa, circa 92 milioni di euro”.

 

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