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CRV - "PdL 376, Ordinamentale 2018 su territorio, paesaggio..."

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CRV - "PdL 376, Ordinamentale 2018 su territorio, paesaggio..."

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

iniziato esame articolato e parte emendativa in aula consiliare

17 luglio 2019, 13:32

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

CRV - "Iniziato l'esame dell'articolato e della parte emendativa del PdL 376, Ordinamentale 2018 su territorio, paesaggio, parchi, trasporto pubblico, lavori pubblici, ambiente, cave, miniere, turismo"

 (Arv) Venezia, 17 lug. 2019   - In mattinata, il Consiglio regionale del Veneto ha iniziato l’esame dell’articolato e della parte emendativa in ordine al Progetto di Legge n. 376, la Legge Regionale di adeguamento ordinamentale 2018 in materia di governo del territorio e paesaggio, parchi, trasporto pubblico, lavori pubblici, ambiente, cave e miniere e turismo, già licenziata dalla Seconda Commissione.

Tra gli interventi che si sono succeduti in aula, Piero Ruzzante: (LeU) “Giusto combattere le infiltrazioni mafiose nel settore edilizio, anche abbassando a importi meno elevati, negli appalti, la soglia dei controlli, pur comprendendo la ratio di limitare la burocrazia”.

Andrea Zanoni: (PD): “A fronte di un ridimensionamento delle Province, sarebbe logico estendere e non ridurre i tempi a disposizione delle stesse per elaborare il PAT, il documento fondamentale per la gestione del territorio”.

Bruno Pigozzo (PD): “Andrebbe prestata maggiore cautela nella concessione di deroghe in materia di programmazione e gestione del territorio. Vanno limitate le variazioni ai Piani. Trovo anche necessario salvaguardare il ruolo di indirizzo in capo al Consiglio. E con riferimento al recupero degli immobili di interesse storico, trovo illogico aprire a qualsiasi destinazione d’uso”. Sulla stessa linea Ruzzante, che aggiunge: “Venendo meno la programmazione primaria, la sommatoria di deroghe rischia di aumentare la cubatura e stravolgere l’assetto di un determinato territorio. Molti edifici resteranno vuoti e sfitti, va fatta una riflessione più attenta”.

“Siamo contrari a prevedere tutte le destinazioni d’uso rispetto ai luoghi della memoria storica, è sbagliato affermare che ogni cosa è possibile al cospetto di edifici che rappresentano la nostra identità storica e culturale”, aggiungono RuzzanteAzzalin e Zanoni. L’Assessore Corazzari replica rivendicando “la bontà di una norma che cerca di recuperare edifici, soprattutto rurali, tutelando la bellezza del paesaggio veneto. Ma, per raggiungere questo risultato, dobbiamo entrare nella logica di semplificare l’attività dei privati”.

Zanoni: “Mi chiedo perché facciamo le normative per poi svilirle con troppe deroghe. Anche in ordine ai Piani Urbanistici Attuativi, ci sono troppe deroghe, che rischiano solo di aumentare i contenziosi. La Regione, da una parte si dichiara attenta al contenimento del consumo del suolo, dall’altra agisce in modo contraddittorio, facendo passare ampliamenti senza seguire le procedure prescritte”.

Marino Zorzato (Area Popolare): “Rispetto alla burocrazia, al tempo perso, al lievitare dei costi, credo che sia giusto che la Regione proponga misure di semplificazione. Non dimentichiamoci che il dominus dell’Urbanistica è il Comune, a cui va concessa un po’ più di flessibilità”. Sulla stessa linea, Silvia Rizzotto (ZP) e Alessandro Montagnoli (LN): “Nonostante alcune modifiche nella perimetrazione, vengono rispettati la progettazione complessiva e i parametri del Piano; si va solo incontro alle esigenze dei Comuni, si semplifica la vita ai cittadini, alle imprese, ai comuni, e si risparmiano i costi”. Anna Maria Bigon (PD): “I Piani Regolatori sono ormai superati, con i PAT è ormai già semplificata la materia, mi preoccupa però il rischio dell’aumento di superficie”.

Patrizia Bartelle (IIC): “Sostengo l’emendamento presentato con il collega Ruzzante; vanno trovate soluzioni più incisive per tutelare i territori, soprattutto del basso Polesine, occorre limitare gli allevamenti intensivi”.

Francesco Calzavara (ZP) difende “la revisione delle sanzioni e la loro graduazione in caso di violazione del Codice della Navigazione; giusto dare facoltà al Comune di Venezia di stabilire una gradualità delle sanzioni proporzionale all’entità dell’infrazione”. Critici, invece, Zanoni e Ruzzante.

La seduta è stata sospesa alle ore 13.15 e riprenderà alle ore 15.00, dopo la riunione dell’Ufficio di Presidenza della Seconda Commissione per l’esame degli emendamenti depositati e accantonati.

 

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